Arciconfraternita dei Bolognesi a Roma
Santi Giovanni Evangelista e Petronio
La Chiesa
LA STORIA
La Storia
L’atto di nascita dell’Arciconfraternita dei Bolognesi in Roma è la bolla del 1° aprile 1576 di Gregorio XIII (1572-1585) con cui il papa bolognese Ugo Boncompagni in realtà confermava il sodalizio, da lui già approvato oralmente, «vivae vocis oraculo», il 24 settembre 15751. Formalmente egli assecondava un desiderio dei bolognesi residenti in Roma di costituire una confraternita nazionale in vista dell’Anno Santo e per accogliere i pellegrini connazionali, ma il biografo di Gregorio lascia intendere che sia stato il papa stesso a sollecitarla.
Mons. Fabrizio Capanni
Rettore dell’Arciconfraternita dei Bolognesi
La Chiesa
La chiesa intitolata ai Santi Giovanni Evangelista e Petronio dei Bolognesi è il risultato di una trasformazione tardo cinquecentesca di una precedente chiesa medioevale dedicata a San Tommaso degli Spagnoli, nota con questo nome fin dal 1186 quando, nella Bolla di Urbano III,
«S. Thomae de Hispanis» veniva ricordata tra le filiali di San Lorenzo in Damaso. Alla fine del Quattrocento fu chiamata anche San Tommaso «delli muratori» e, nel secolo successivo, San Tommaso della Catena, perché, secondo il Panciroli, sede di «una Compagnia, i cui fratelli si disciplinavano con una catena di ferro», o forse per la presenza di una catena che serrava Via del Mascherone.
L’archivio storico
Il complesso documentario più cospicuo relativo al sodalizio bolognese è oggi costituito dal fondo Arciconfraternita dei SS. Giovanni e Petronio (Bolognesi) conservato presso l’Archivio Storico del Vicariato di Roma (via dell’Amba Aradam, 3, palchetto 150), dove venne versato con ogni probabilità all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, in seguito a una capillare indagine sulle confraternite romane a cura di un gruppo di ricercatori guidati da Luigi Fiorani.
Video dell’arciconfraternita
Presentazione libro a Bologna
Recording session del Maestro Cera
Dedicazione della Sala Card. Silvestrini