Arciconfraternita dei Bolognesi a Roma
Storia
Una piccola Bologna a ROma
Con la definitiva annessione di Bologna allo Stato Pontificio avvenuta nel 1506 per mano di Giulio II (Giuliano della Rovere, 1503-1513), lo Stato Pontificio dilaniato dalle divisioni del precedente pontificato di Alessandro VI (Rodrigo Borgia, 1492- 1503) ritrovava la sua unità politica e ampliava ulteriormente i suoi confini. Giulio II, interpretando il ruolo di rifondatore della grandezza di Roma alla luce della dottrina cristiana, avviò subito un programma edilizio-monumentale di vasta portata, una renovatio Urbis capace di guardare all’antico per riproporre la grandezza della nuova Roma cristiana.
La Storia dell’arciconfraternita
L’atto di nascita dell’Arciconfraternita dei
Bolognesi in Roma è la bolla del 1 aprile 1576 di Gregorio XIII (1572-1585), con cui il papa bolognese Ugo Boncompagni in realtà confermava il sodalizio, da lui già approvato oralmente, «vivae
vocis oraculo», il 24 settembre 1575.
Formalmente egli assecondava un desiderio dei bolognesi residenti in Roma di costituire una confraternita nazionale in vista dell’Anno Santo e per accogliere i pellegrini connazionali, ma il biografo di Gregorio lascia intendere che sia stato il papa stesso a sollecitarla…
Il mito della tomba di Algardi
Tra coloro che furono sepolti nella chiesa dei Santi Giovanni e Petronio dei Bolognesi, il più noto è senz’altro lo scultore Alessandro Algardi1. Nato a Bologna nel 1594, Algardi giunse a Roma probabilmente nel 1625 e rimase nella Città Eterna fino alla sua morte nel 1654. L’artista è oggi conosciuto soprattutto per il grande rilievo in
marmo di Papa Leone I e Attila a San Pietro,
per il gruppo marmoreo della Decollazione di San Paolo nella chiesa di San Paolo a Bologna, per la delicata decorazione in stucco del Casino del Bel Respiro a Villa Pamphilj a Roma e per le numerose statuette in bronzo e i rilievi eseguiti dai suoi
modelli. Algardi realizzò anche numerosi busti e ritratti, molti dei quali si trovano nelle tombe delle chiese di Roma e in altri luoghi. Egli tuttavia non ha un monumento funebre…
