Arciconfraternita dei Bolognesi a Roma
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La Chiesa dei Bolognesi a Roma
L’Arciconfraternita dei Bolognesi in Roma, fondata nel 1576 da papa Gregorio XIII, il bolognese Ugo Boncompagni, nei trattati storiografici del XVII secolo si presentava come una delle molte confraternite romane sorte all’indomani del Concilio di Trento con finalità caritatevoli e devozionali. Attraverso di esse il laicato romano, in modo trasversale all’appartenenza sociale, si organizzava al fine di intensificare la vita religiosa e di intervenire sui problemi sociali della città. Nello stesso tempo, essa era un importante punto di riferimento per i Bolognesi che risiedevano nell’Urbe, prelati e funzionari dell’amministrazione curiale e pontificia.
Lo Statuto
Articolo 1
L’Arciconfraternita dei SS. Giovanni Evangelista e Petronio dei Bolognesi, con sede in Roma, nella Chiesa del medesimo nome, in via del Mascherone 61, ha come fini precipui il culto liturgico e la formazione religiosa dei sodali attraverso la devozione mariana e ogni opportuna attività di apostolato, ecumenismo ed evangelizzazione, secondo i mezzi e i fini propri del Sodalizio.